Una vacanza in Thailandia significa godersi un clima spettacolare, la grande ospitalità, la bellezza della terra e il caldo mare delle Andamane ricco di coralli e di vita marina. Le immersioni non sono limitate ad un’ area particolare, anche se la costa occidentale offre i migliori siti: Similan, Hin Daeng, Hin Maung, la maggior parte dei quali sono divenuti aree protette.
Isole Similan
Questo piccolo arcipelago è uno dei luoghi più conosciuti per le sue caratteristiche morfologiche e topografiche. Sono splendide formazioni rocciose ricoperte da madrepore e gorgonie con molta vita tropicale. West of Six e Elephant Head Rock sono due siti di fama internazionale. Le Similan offrono due distinte possibilità di immersione: acque basse e protette, acque profonde con fondali rocciosi.
Hin Daeng / Hin Muang
Due pinnacoli a una certa distanza dalla costa sono forse i migliori siti di immersione al di fuori delle Similan. Mante, squali balena e una varietà di altri squali fanno da complemento ad uno scenario mozzafiato.
Richelieu Rock
Uno dei principali e più popolari siti di immersione della Thailandia e attrae subacquei da tutto il mondo. Questo grande pinnacolo sale da una profondità di 35 metri ed è il sito privilegiato dalle imbarcazioni da crociera. Qui ci si può aspettare di vedere branchi di carangidi, cernie, dentici e barracuda. I coralli molli, gorgonie, piccole grotte e vasta gamma di pesci fanno da contorno.
Stagionalità
Sebbene le condizioni ottimali vadano da novembre ad aprile, in Thailandia ci si può immergere tutto l’anno. Il momento migliore per gli squali balena è tra febbraio e maggio, quando vi è una maggiore concentrazione di plancton. In questo periodo vi è maggior possibilità di avvistamenti delle mante. Da febbraio a maggio la temperatura dell’acqua raggiunge il massimo (26/31°C); più fresca tra giugno e ottobre. La visibilità varia durante l’anno, in alta stagione supera i 30 metri. Fioriture di plancton possono ridurla, permettendo incontri con grandi animali. Da maggio a ottobre è bassa stagione sulla costa occidentale della Thailandia. Il mare può essere mosso e la visibilità si riduce. I siti di immersione più remoti come Hin Daeng e Richelieu Rock diventano a volte inaccessibili durante questo periodo.
Myanmar
Arcipelago Mergui
Il governo birmano (Myanmar) nel 1997 ha finalmente consentito l’accesso alle proprie acque, aprendo così innumerevoli siti inesplorati e incontaminati, ultima frontiera delle immersioni rimaste sul pianeta. L’arcipelago Mergui è composto da oltre 800 isole, alcune delle quali delle dimensioni di Singapore o Phuket per la maggior parte disabitate e gli unici abitanti di queste acque sono gli zingari del mare. Le condizioni ottimali di questi fondali offrono spettacoli interessanti con barriere coralline incontaminate immerse in acque chiarissime. L’arcipelago rappresenta una delle ultime aree naturali del mondo. La bellezza della regione sia sopra che sotto la superficie è semplicemente incredibile e la sua integrità è nelle mani delle autorità che lo gestiscono e in qualche misura dei visitatori.
La vita marina è impressionante a causa della lontananza da altri siti, dalle coste della Tailandia e dalla inaccessibilità al luogo, periodo durato molto a lungo. I fondali sono riccamente abitati di flora e fauna molto viva e interessante. La visibilità varia con le stagioni e le posizioni dei siti. In generale non è buona se troppo vicini alla costa, al largo la situazione cambia completamente con visibilità attorno ai 35 metri. Le isole offrono anche una serie di attività anche per i non sub e i naturalisti. Kayak ed escursioni sul fiume, trekking attraverso foreste vergini sulle isole disabitate sono disponibili. Enormi distese di mangrovie si estendono per molti chilometri nell’entroterra e formano un ecosistema perfetto per una grande varietà di uccelli e scimmie.