L’arcipelago di Palau, parte della Micronesia, regione oceanica a nord dell’Equatore, nel 2009 è stato dichiarato, per decisione governativa, santuario marino per la protezione degli squali come avevano già fatto altre nazione come Maldive, Honduras, Marshall e Polinesia francese. Nel 2014 l’amministrazione di Palau ha fatto un passo in avanti dichiarando l’intera area isolana “zona economica” esclusiva quindi parco marino con una profondità di 200 miglia dalle sue coste. E’ quindi vietata qualsiasi attività di raccolta e di pesca, direttiva specialmente indirizzata all’attività di pesca giapponese che con la numerosa flotta a disposizione depredava a man bassa le riverse di tonni che proliferano in quelle acque. E per controllare una simile vasta area marina si sono muniti di un moderno drone di piccole dimensioni che dal cielo controlla eventuali operazioni illegali. Ora sicuramente è diventato il più grande parco marino del Pianeta per cui gli splendidi reef corallini e le centinaia di specie marine che vi risiedono saranno disponibili nella loro interezza anche agli appassionati che seguiranno negli anni.
Palau, repubblica insulare dal 1990, che dispone di un’ottima organizzazione ricettiva, centri sub e imbarcazioni charter, è un arcipelago composto da centinaia di scogli e isolotti raggruppati attorno alle due isole principali, Babeldaob e Koror, parte emergente di una dorsale oceanica. Grazie a questa caratteristica la maggior parte delle immersioni sono effettuate su scoscese pareti dove la presenza di una corrente costante che fa affluire una gran quantità di animali marini anche di grossa taglia. I siti di immersione sono decine sia da un lato sia dall’altro dell’isola e i più curiosi e interessanti si trovano nelle propaggini meridionali dell’isola che sono raggiungibili solo con imbarcazioni charter attrezzate.
Yap, molto più piccola e curiosa – differente per cultura da Palau, Stato indipendente parte della Federate State of Pacific Island – è sita a nord, è composta di tre isole molto vicine tra loro. E’ completamente circondata da una fitta e larga barriera corallina al cui interno si sono create ampie lagune di acqua poco profonda. Oltre all’ormai famoso sito dove si concentrano le mante per la pulizia vi sono almeno altri trenta siti per le immersioni sia da una lato che dall’altro dell’isola, molti dei quali all’ingresso delle pass. In massima parte i fondali sono, dopo un inizio pianeggiante, in caduta verticale e raggiungono spesso profondità inarrivabili. Luoghi dove il pesce oceanico nuota alla ricerca di cibo e dove i subacquei possono sicuramente assistere a spettacoli della natura sommersa.
Per entrambe le località non vi è una vera e propria stagionalità. Si può dire solo che durante i mesi estivi e fino a dicembre le precipitazioni sono maggiori rispetto al resto dell’anno. Piove molto, ma mai di continuo. Le temperature dell’aria sono pressoché costanti tutto l’anno (33/36°C.- 23/27°C.).