Baja California è una penisola di deserti, antiche missioni spagnole, spiagge remote, superbi animali marini e sole. Separa l’Oceano Pacifico dal Mar di Cortez, uno dei mari più giovani – la sua formazione a parte 25 milioni anni fa – e crea uno dei più estesi e profondi golfi del mondo. Mare fertile grazie alle correnti calde e fredde, ascensionali e discendenti, che portano cibo per una miriade di animali stanziali e pelagici. Un profondo bacino d’acqua tra la penisola ed il continente, costellato di isole aspre, uno degli organismi biologicamente più ricchi del Pianeta che accumula 800 specie di vertebrati e 2.000 invertebrati. Destinazione marina con eccellenti presupposti per incontri poco convenzionali e per ammirare fondali molto al di fuori del comune.
Qui convivono specie di due oceani: quelle provenienti dall’Atlantico assieme a quelle dell’Indo-Pacifico. Il tratto della Baja California rivolto verso il Mar di Cortez è agibile alle immersioni fino a Cabo San Lucas, mentre la costa oceanica del Pacifico è battuta in continuazione da onde molto alte e molto pericolose per il forte risucchio che provocano sulla battigia; questo lungo tratto di costa poco abitato – le cittadine ed i paesi sono rarefatti – offre panorami mozzafiato. Nella parte più settentrionale, durante precisi periodi dell’anno, vi è la possibilità di navigare su immense lagune per avvicinare le megattere che in questi luoghi vengono a figliare. La costa orientale bagnata dal Mar di Cortez ha al contrario ottimi siti di immersione ad iniziare da La Paz, il capoluogo, fino al promontorio della penisola, Cabo San Lucas.
La Paz, cittadina coloniale con i viali alberati e gente cordiale offre ai subacquei un accesso diretto alle acque semi-tropicali del Mar di Cortez. Las Animas, San Jose, Espiritu Santo, Cerralvo e altre isole minori, spesso poco più che scogli, sono siti molto noti per le immersioni in cui sono compresi i fondali di El Bajo e El Charro. Ogni anno, in periodi ben definiti, cortei di pelagici arrivano da queste parti per cibarsi e riprodursi e si possono incontrare dai marlin ai delfini. I migliori punti strategici di osservazione sono le secche a profondità massima di 20/25 metri. Tra dicembre e l’inizio di aprile molte balene grigie si riuniscono a Magdalena Bay, nord di La Paz, e si può avere un’ottima opportunità per osservare questi grossi cetacei. A El Bajo si ritrovano gli squali martello in gran numero. Uno spuntone di roccia al largo di La Reina, a nord di Cerralvo, è il luogo privilegiato tra luglio e ottobre per le mante. La Reina attira anche grandi branchi di ricciole così numerosi che quasi oscurano la luce. Proseguendo verso sud, altra area ottima per le immersioni è Cabo Plumo e East Cape. Quest’area, con le sue pareti e barriere madreporiche, attrae non solo i grandi pelagici come squali balena e i martello, ma anche una straordinaria selezione di vita stanziale che abita nelle profonde cavità del fondale roccioso. Cabo Pulmo è una riserva marina dal 1995, costituita da quattro scogliere a forma di dita che si prolungano a nord est di Pulmo Bay. E’ la più estesa barriera corallina nel Mar di Cortez e come tale attira molte specie stanziali. Un’ottima immersione in corrente e ottimo punto di osservazione per il pesce pelagico.
Altri siti possono essere: El Bajo: ricca barriera corallina con molte specie di madrepore e molto pesce tra cui cernie giganti, pesci angelo, razze, murene. Squali balena, megattere e mobule durante l’inverno; El Cantil: immersione in corrente su fondali corallini molto ricchi. L’area è molto estesa e potrebbe richiedere diverse immersioni; Frailes Roccia Sea Lion Colony: residenza fissa di una colonia di leoni marini. Ottimo per sub e apneisti, accessibile anche con kayak.
Cabo San Lucas, ultima propaggine della penisola californiana, dispone tra l’altro di siti curiosi. Uno è la “cascata di sabbia”, dove perennemente la sabbia scivola sui crepacci sommersi fino a scomparire. Curiosità naturale che si aggiunge ad un formidabile fondale in cui vive una buona fauna stanziale. Land’s End, il punto terminale che divide il Mar di Cortez dall’oceano Pacifico, ha diversi siti di immersione. Tra cui ad esempio: North Wall: parete nord con pendio ripido di sabbia intervallato da roccia. Molto abitato da animali stanziali, ottimo per la fotografia macro. Verso il mare aperto è possibile avvistare pesce pelagico; Pelican Rock: sito del famoso Sand Fall, la cascata di sabbia, un salto di 50 metri; Neptun Finger: una grande roccia che a mo’ di dito sale dal profondo del mare. Pesce sempre in movimento lungo le pareti, stanziale nella parte più alta; Land’s End: immersioni dove oceano e mare si mischiano. Qui si trova di tutto dai leoni marini ai cormorani; Corridor: 20 minuti di navigazione per raggiungere il “corridoio”, dove non si sa mai quello che si può vedere; Gordo Bank: habitat naturale per squali martello attratti dall’abbondante vita che si muove sui fondali. Spesso si incontrano branchi di snapper o razze, tonni o altri pelagici.
Le temperature del Mar di Cortez vanno da 21°C (novembre – marzo) a 29°C. tutto l’anno. La visibilità è migliore tra luglio e ottobre. Gli squali balena arrivano durante le fioriture algali in primavera e in autunno mentre mante e squali martello durante la tarda estate e inizio autunno.