Nuova Caledonia
Una grande isola dalla forma allungata, la terza nel Pacifico dopo Papua Nuova Guinea e Nuova Zelanda. A 1500 chilometri dall’Australia. James Cook la battezzò Nuova Caledonia nel 1774 quando la scoperse individuando nel suo profilo montagnoso una similitudine con la sua natia Scozia. La Grande Terre, come la chiamano i nativi, è lunga circa 500 chilometri, circondata da altri minuscoli arcipelaghi – il più caratteristico è il Loyauté – divisa per la sua lunghezza da una catena montuosa che rende le due coste molto diverse tra loro. A sud, dove è sita la capitale Nouméa, spiagge ombreggiate da palme, cittadine tranquille ed un ambiente disinvolto ne conferiscono un’atmosfera mediterranea, emblema dell’Oceania.
Circondata da una continua cintura di coralli la Grande Terre offre spettacoli naturali in entrambe le rive. A nord le immersioni migliori dove oltre la cintura della barriera il fondale sprofonda diventando il regno degli alcionari giganti, di squali e predatori e banchi di carangidi.
Di fronte a Nouméa, l’isola del Phare Amedèè: è qui che si scende in acqua per ammirare le mante e i coralli fluorescenti. Più a sud l’isola dei Pini che non ha una forma sua. Il perimetro cambia con i capricci della marea. Quello che era una spiaggia diviene i fondo del mare, quello che era un braccio di mare si trasforma in un lago. I coralli si mescolano alle rocce, i pini alle palme, la giungla alle spiagge.
Al largo della Grande Terre, altri due arcipelaghi di isole minuscole. Da esplorare. Questa, in un respiro, la Nuova Caledonia